PATRIZIO MARIA PUPPO


MAD_ARCHITECTS

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Fondato nel 2004 dall’architetto cinese Ma Yansong, MAD Architects è uno studio internazionale specializzato in progetti futuristici, organici e tecnologicamente avanzati. Con sedi a Pechino, Los Angeles e New York, è guidato da un team di architetti visionari, tra cui Ma Yansong, Dang Qun e Yosuke Hayano. La formazione di Ma Yansong, laureato presso l’Università di Ingegneria Civile ed Architettura a Pechino e con un master a Yale, ha fortemente influenzato la sua ricerca formale, grazie anche all’esperienza presso l’atelier di Zaha Hadid, dove ha approfondito l’utilizzo delle tecnologie digitali, catalizzatrici del suo successo.

MAD Architects abbraccia la filosofia di progettazione centrata sulla “Città di Shanshui”, concezione volta a armonizzare l’umanità, la città e l’ambiente. Radicata nei bisogni spirituali ed emotivi dei residenti, questa visione fonde l’innovazione tecnologica con un rispetto profondo per la natura. L’origine del concetto di Shanshui risale agli anni Ottanta, quando lo scienziato cinese Qian Xuesen proponeva la creazione di città che consentissero una coesistenza armoniosa con la natura. La reinterpretazione di Ma Yansong amplifica questa visione, considerando Shanshui non solo come una rappresentazione della natura, ma anche come la risposta emotiva individuale al mondo circostante. Questa combinazione di densità urbana, funzionalità e visione artistica del paesaggio naturale mira a plasmare una città futura capace di riflettere lo spirito umano e l’emozione in ogni suo nucleo.

Il concetto di “Città Shanshui” trae le sue radici dal culto antico delle montagne e dell’acqua, dove la pianificazione urbana veniva guidata dall’osservazione della terra e dallo studio dell’acqua. Questo principio, unico nella storia della pianificazione urbana cinese, rivela profonde implicazioni sulla sostenibilità urbana. La sinergia tra costruzione urbana e ambiente naturale, prevalentemente composto da montagne (Shan) e acqua (Shui), costituisce il fulcro della teoria e della metodologia tradizionali nella progettazione delle città cinesi.

Lo studio è riconosciuto come una delle realtà cinesi più interessanti a livello globale. Nel 2008, la rivista ICON lo ha incluso tra i 20 giovani architetti più influenti. Lo studio si distingue per l’invenzione formale e la manipolazione di materiali ad alte prestazioni, come dimostrato nei progetti del China Wood Sculpture Museum (2013) e dell’Ordos Museum (2011).

Opere come l’Hutong Bubble 32 a Pechino (2009), l’Harbin Opera House (2015) e il Nanjing Zendai Himalayas Center a Nanchino (2017) hanno introdotto in Cina un nuovo stile architettonico che fonde elementi del barocco, caratterizzato da linee curve e forme elaborate, con elementi organici e neoparametrici.

Gli elementi organici si riferiscono a forme e strutture ispirate alla natura e agli organismi viventi. Questo può includere forme fluide, curve o strutture che ricordano piante, animali o paesaggi naturali.

Il termine neoparametrico si riferisce a un approccio alla progettazione architettonica che utilizza algoritmi e tecnologie digitali per creare forme complesse e personalizzate. Questo può includere l’uso di software di modellazione 3D per creare forme architettoniche uniche che sarebbero difficili o impossibili da realizzare con metodi di progettazione tradizionali.

L’influenza distintiva di MAD Architects nell’architettura contemporanea emerge attraverso l’integrazione di innovazione tecnologica, sostenibilità e una profonda connessione emotiva con il contesto. La recente apertura della loro sede a Roma nel 2021 rappresenta un passo significativo nell’espansione globale dello studio, facilitando un dialogo più stretto con clienti europei e progetti locali.

Ascoltando le testimonianze di ex studenti attualmente impiegati presso lo studio MAD Architects, ho compreso a fondo, che uno studente di architettura può apprezzare diversi aspetti di MAD, soprattutto per il loro approccio innovativo e creativo alla progettazione. Questi aspetti includono il rispetto per la cultura, la visione globale dell’architettura e un profondo interesse nell’utilizzo di software avanzati. Nel contesto della futura professione, emergono prospettive più approfondite su ciò che significa essere un architetto nel mondo contemporaneo, sottolineando l’importanza cruciale dell’impiego precoce di strumenti informatici nel processo progettuale. Dallo schizzo iniziale, si procede rapidamente all’utilizzo di programmi CAD e di parametrizzazione per modellare volumi, strutture e facciate.

Tuttavia, un interrogativo sorge in relazione al contesto architettonico. Molte delle realizzazioni di MAD, seppur non tutte, presentano un’estetica che può essere descritta come “astronavale”, evidenziando una marcata differenza rispetto all’ambiente circostante. Questo contrasto si discosta dalla tradizionale enfasi sull’integrazione e il rispetto del contesto, valori che molti architetti portano con sé nel loro percorso professionale.

L’analisi più approfondita suggerisce che, per MAD Architects, il progresso architettonico e l’innovazione richiedono talvolta una discontinuità visiva e concettuale per emergere e distinguersi. Questo approccio sembra contrapporsi alle convenzioni architettoniche precedenti, spesso influenzate dal mercato e dalle tecnologie del periodo.

Nell’esplorare la loro palette formale, MAD si spinge al limite delle attuali capacità tecnologiche. L’utilizzo di curve sinuose e forme morbide, realizzate attraverso facciate modulari prodotte con macchine a controllo numerico o attraverso pannellizzazioni innovative, dimostra una sfida e un superamento delle limitazioni tecnologiche tradizionali. Anche l’impiego di legno piegato, un materiale intrinsecamente antico, è rivoluzionato grazie alle moderne tecnologie e macchinari, consentendo configurazioni di lunghezze, spessori e forme estremamente all’avanguardia.

Nonostante l’apparente deviazione dal principio di rispetto del contesto, è evidente che l’architettura di MAD dimostra un interesse profondo per l’ambiente circostante, motivato sia dalla formazione sia da un approccio culturale. La distinzione risiede nel coraggioso abbandono delle restrizioni convenzionali, risultando in alcune realizzazioni di notevole interesse e in altre che possono suscitare riflessioni più approfondite.

L’esplorazione delle creazioni di MAD Architects rivela un’interessante dicotomia tra i contesti orientali e occidentali in cui lo studio ha operato. In Oriente, spesso i progetti si inseriscono in città che abbracciano un’estetica futuristica e distintamente innovativa. Un esempio emblematico è il progetto Chaoyang Park Plaza a Pechino, dove la skyline si caratterizza per edifici audaci e avveniristici, conferendo alla città un’impronta metropolitana all’avanguardia.

In questi contesti, MAD ha affrontato la sfida di integrare il proprio linguaggio architettonico, fortemente influenzato da principi orientali come la “Città di Shanshui”, in paesaggi urbani caratterizzati da una modernità sfrenata. Tuttavia, l’audacia e l’innovazione di MAD riescono a creare opere che, seppur avvolte in un’atmosfera futuristica, mantengono un legame con la cultura e il contesto locali, come evidenziato dalla sensibilità verso gli spazi pubblici e il paesaggio nel progetto Chaoyang Park Plaza.

D’altra parte, quando si trasferisce l’attenzione verso l’Occidente, le sfide e le dinamiche cambiano. Qui, MAD ha dovuto confrontarsi con contesti urbani che conservano una diversità estetica e una storia architettonica differente. Ad esempio, la sede di MAD Architects a Roma, inaugurata nel 2021, testimonia la capacità dello studio di adattarsi a contesti occidentali, mantenendo tuttavia la propria identità distintiva. Progetti come la ristrutturazione di Via Boncompagni mostrano come MAD possa reinterpretare i principi orientali in maniera contemporanea, rispettando il tessuto urbano e storico dell’Occidente.

La pratica di MAD Architects rappresenta un equilibrio intrigante tra innovazione architettonica e adattabilità culturale, offrendo così una visione unica e interculturale nel panorama globale dell’architettura contemporanea.