PATRIZIO MARIA PUPPO


CASA_INSTROSPECTIVA Y CASA_EXCAVADA


La parola “casa” ci porta a pensare a un luogo dove vive un numero specifico di persone, un rifugio per ripararci dalle intemperie, conservare i nostri beni e svolgere almeno funzioni di base come dormire, mangiare e igienizzarci. Questa definizione così generica potrebbe includere sia un rifugio minimo che un palazzo come quello di Versailles, che, per la sua complessità funzionale, assomiglia più a una città che a un edificio propriamente detto. Per rendere unici e circoscrivere i nostri esercizi, abbiamo aggiunto un primo appellativo generico alla parola “casa” che li qualifica: “CASAS POLARIZADAS”, poiché si tratta di situazioni tensionate da un forte condizionante esterno al quale bisogna rispondere con energia attraverso il progetto. A questo primo aggettivo abbiamo aggiunto un altro che le caratterizza, “introspectiva” ed “excavata”, facendo riferimento alle caratteristiche dei luoghi di lavoro, con due programmi molto diversi come motori del progetto:
Nel primo esercizio c’è un argomento fisico: la necessità di proteggere dal rumore esterno di una strada traffica lo spazio domestico di una coppia di professori universitari che hanno acquistato un terreno nella zona di Tablada e vogliono costruire una casa per la loro famiglia, chiamata “introspectiva” per la necessità di cercare al suo interno uno spazio qualificato di fronte al problema esterno del rumore, dal quale il progetto dovrà proteggerli.
Nel secondo esercizio c’è un argomento topografico: lavoreremo su una casa per rifugiati promossa da una Fondazione assistenziale su un lotto tra le pareti mediane, con la necessità di adattarsi a una topografia complessa.

 

The word “home” makes us think of a place where a specific number of people live, a refuge to protect ourselves from the elements, store our belongings, and perform basic functions such as sleeping, eating, and grooming. This generic definition could encompass anything from a minimal shelter to a palace like Versailles, which, due to its functional complexity, resembles more of a city than a conventional building. To make our exercises unique and specific, we have added a generic descriptor to the word “home” that qualifies them: “CASAS POLARIZADAS.” This is because these situations are tense due to a strong external constraint that requires an energetic response through the design process. Another descriptor we added is “introspectiva” and “excavata,” referring to the characteristics of workplaces, with two very different programs driving the project:
In the first exercise, there’s a physical argument: the need to protect the domestic space of a couple of university professors who have purchased land in the Tablada area from external traffic noise. They want to build a house for their family, called “introspectiva” due to the need to find a qualified space inside to address the external problem of noise, which the project must shield them from.
In the second exercise, there’s a topographical argument: we will work on a house for refugees promoted by a charitable foundation on a plot between median walls, needing to adapt to complex topography.

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